Referral Banners HUMUS: Ma che avete nel cervello, la grattachecca?

venerdì 9 settembre 2011

Ma che avete nel cervello, la grattachecca?


(nell'immagine: Grattachecca)
(Come, non si parlava di questo Grattachecca?
Eppure ero convinto di saperla!)
(Ad ogni modo questo è Fichetto, non Grattachecca)


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"Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la "grattachecca di Sora Maria", molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato...".

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Forse avranno pensato che un malato, sul punto di morire, può col suo ultimo filo di voce pronunciare debolmente: "Dottore, la prego, mi porti una grattachecca secondo la tradizione". Non si può disattendere un ultimo desiderio. Da oggi se vuoi fare il medico dovrai sapere almeno qual è il gusto tipico della "notissima" grattachecca del chiosco di Sora Maria. Sembra uno scherzo, sembra il solito diserbante irriverente, ma è una faccenda seria. E' una delle 80 domande che componevano il test di ingresso al corso di laurea in professioni sanitaria della Sapienza di Roma. Immaginate le loro facce. Un'intera estate a studiare per prepararsi al meglio, per non sbagliare nulla, per superare quel maledetto test; ogni giorno con il giornale in mano per avere uno sguardo sul mondo e una preparazione di cultura generale; e invece, tutto quello che bisognava fare era prendersi una grattachecca al chiosco di Sora Maria ("dottore, la prego..." - " Ma non so i gusti!!"). Incredibile, questo paese non perde l'occasione per screditarsi. Non eravamo già ridicoli abbastanza? Perché non chiedere anche chi ha vinto X-Factor o il Grande Fratello? Perché non chiedere quanto costa un ombrellone a Ostia o chi ha tirato il rigore decisivo ai mondiali... che anno era? Certe cose bisogna saperle, altrimenti come fai a svolgere certi mestieri! Sapienza, sapienza.. che pazienza!! Quando un'amica due anni fa mi disse di voler venire a Roma per fare il biennio specialistico alla Sapienza io le risposi: "Sei proprio sicura? Non sai a cosa vai incontro: è una giunglia disorganizzata, i professori non ti si filano, i siti internet sono aggiornati poco e male. Di prestigioso ormai ha solo il nome". Forse a quel tempo si salvavano almeno i test d'ingresso; ora neanche più quelli.
Tra i ragazzi c'è indignazione, soprattutto tra coloro che venivano da fuori, chiaramente penalizzati dalla propria provenienza. Gli stessi ragazzi romani però se la sono presa: non è detto che tutti i romani debbano conoscerla. Ed ora? A parte la credibilità perduta, cosa dire a quei ragazzi che non passeranno il test per un soffio? L'Udu (Unione degli Universitari) ha già fatto sapere che farà ricorso contro il test "farlocco", mentre Michele Bonetti - avvocato che da anni segue cause contro il numero chiuso - si dice pronto ad arrivare fino alla magistratura penale. Non hanno tutti i torti; anzi, hanno tutte le ragioni.



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