Referral Banners HUMUS: marzo 2010

mercoledì 31 marzo 2010

Post elezioni.


Non si riesce a vincere, dove si sbaglia? Negli obiettivi, nel modo di parlare, nei mezzi da utilizzare? Nessuno deve disperarsi, perché di colpe ce ne sono ben poche e chi s'ostina a cercar soluzioni, valuta di doversi abbassare e sminuirsi. Sicuramente con due rutti e una scoreggia la gente voterebbe in massa. La realtà è diventata barbara, e i barbari vogliono i barbari. (Nella foto sopra potete osservare uno dei molti esempi di barbaro italico)

Dicono che servano idee nuove, soprattutto dal punto di vista economico. Certo, Silvio non ne ha, ma lui ha le televisioni e sopprime alla mancanza in questo modo. La ricerca di idee nuove è delegata alle forze minori, che in mancanza di idee e di televisioni non possono tentar la riscossa. Ecco quindi un punto, nuove idee e proposte sul piano economico.
Idee nuove? È quello che dovrebbero chiedere anche gli studenti di economia. L'economia è un dogma fondamentalmente, le idee nuove non hanno spazio nei libri, come portarle avanti nella società? Parlare di economia in modo serio significa parlare anche di demografia, energia, vegetarianismo, ricerca, università, scuola. L'economia non sono solo tasse e corrispettivi.
C'è qualcuno disposto a dire che gli essere umani sono numericamente crescenti e insostenibili, che il sistema energetico è inadeguato e nella sua fase calante, che la produzione di carne è inquinante eccessiva e dispendiosa sul piano energetico, che investire in ricerca da' rientri in termini monetari maggiori e più a lungo termine rispetto agli ecoincentivi per le automobili, qualcuno disposto a dire che la crescita infinita non può esistere? Ecco, più o meno questo bisognerebbe dire. Ti voterebbero? No! (per questo penso che diventerò un eremita)

Oppure ultima strada: se non si hanno idee, o si hanno non sapendo però come comunicarle la soluzione è: diventare un anti. Così oggi troviamo la corrente anticomunista, antiberlusconi, anticasta, antidipietrista. Fondare una corrente antigrillo? O questo o non so che altri anti inventarmi!

giovedì 25 marzo 2010

HUMUS

Humus è innanzitutto un terreno fertile, la base di tutto e ciò che il tutto ritorna alla fine.
Humus è quindi un contenitore di elementi, scomposti ma ricomponibili. Un po' come la realtà e la vita degli uomini. Vite erranti e sconnesse, ma alle quali si può trovare una collocazione. Accadono tante di quelle cose, ci sono tante di quelle persone, in mille sfumature, con tanti volti, eppure sempre riconducibili alla stessa miscela; eppure sempre due braccia due occhi, un cuore.Così come l'Humus che a seconda del bosco avrà una composizione chimica diversa, eppure sarà sempre Humus che ha attraversato un processo di disintegrazione del vivente e ridiverrà una parte di esso.Humus non ha obiettivi, vuole soltanto raccogliere ciò i giorni seminano. Attualità, politica, curiosità, scomposizioni mondane. Niente di eccezionale insomma, con unico limite argomentativo le arti e quelle discipline che diciamo elevano il nostro essere; queste meritano uno spazio proprio, non vanno mischiate con le porcherie del quotidiano.

Humus sarà un po' tutto, è un po' tutto. Forse a volte un contenitore di sguardi disillusi e irriverenti sulla vita; forse una sorgente di gridi e motti battaglieri; forse un girare in tondo; forse derisione e sberleffi; forse il tutto e il suo opposto. Un semplice composto primordiale che non sappiamo quali semi nasconda: Humus.