Referral Banners HUMUS: settembre 2011

mercoledì 28 settembre 2011

Socrate era un uomo: voi no!

« C'è un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, è un uomo onesto. No! La magistratura può fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali. » (Paolo Borsellino)

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Plus500
Romano salvato, salvato dalla sua cricca. Ditemi voi, quale altra categoria si riunisce così per salvare un proprio membro? Il collegio dei commercialisti non sospende i propri membri se sono indagati per gravi reati? E così anche gli altri settori professionali? E nei pubblici uffici, chi venisse indagato per un reato tanto grave - o anche meno, purché rientri nel penale - non viene forse sospeso in attesa di giudizio? Perseguitati o no, la questione è un'altra: il Ministro deve lasciare il suo posto, rispettare il corso della giustizia affinché si pervenga a una sentenza che decreti la colpevezza o l'innocenza. Romano non è colpevole, né innocente: è soltanto un cittadino italiano chiamato a giudizio. Solo in seguito a tale giudizio si potrà dire innocente o colpevole. E' tanto strano? Quale altro cittadino può sottrarsi a questa procedura? Quale altra categoria professionale può avere il privilegio di blindare i propri membri e lasciarli al proprio posto? O meglio, più che privilegi, si può dire che si tratti piuttosto di una mancanza di etica civile. In Germania un Ministro si è dimesso per aver copiato una tesi di Laurea, in Italia un rinvio a giudizio per reati mafiosi non ottiene lo stesso risultato. Perché? Dove è l'onore di queste persone? Meritano forse rispetto?

Berlusconi ha lanciato la moda del perseguitato dalla giustizia, ora tutti i "caproni" si sentono in diritto di sentirsi perseguitati. Sì, caproni; o meglio "agnelli" e non sacrificali: agnelli timorosi, lagnosi, incompetenti che per il solo vestire la maglia dell'onorevole si sentono onorati. Ma non è la carica che fa di un individuo un onorevole, bensì il suo coraggio e la sua forza, il suo essere uomo di fronte alla legge e agli altri uomini. Questo è un uomo onorevole: un uomo che non si tira indietro. Romano e gli altri si sottraggono, come quei bulletti delle elementari che dopo una marachella accusavano un compagno troppo taciturno e debole per potersi opporre. Romano e compagni, i bulletti dello Stato si proteggono tra di loro, come il più disonorevole dei branchi: e stuprano un intero paese non più vergine, ma massacrato ormai da anni da stupratori in auto blu, da padroni pieni di sé e senza fini da raggiungere se non il proprio riconoscimento. Romano e compagni, conigli alla corte di se stessi che si dichiarano innocenti e non sono altro che COLPEVOLI. Perché è chiara una sola cosa in tutta questa storia, una cosa che è forse ricavabile più dall'esperienza di vita che dagli atti giudiziari: il colpevole tende sempre a fuggire e nascondersi. Ed oggi Romano si è nascosto; e Berlusconi da tempo si nasconde; e Lavitola si nasconde; e Battisti si nasconde; e altri ancora si nascondono dietro al proprio branco di Bulli. Perché il branco da forza, la forza che non si ha. Un semplice atto e sono tutti colpevoli. Molti gridano giustizia, ma non serve: si sono già condannati come uomini anche se non lo saranno come cittadini. A me basta questo, non serve altro, né sentenze, né riti ufficiali. Questo. Uomini: VOI?

(E Silvio minaccia: vado in TV ed esplodo. Non lo sa, è già esploso, da tempo: vergogna per il paese e per se stesso. Speriamo abbia almeno la decenza di andare su La7, perché per molti Mediaset non esiste più.)

Nel Critone si possono rinvenire le tracce di quell'uomo
che loro non saranno mai:



venerdì 9 settembre 2011

Ma che avete nel cervello, la grattachecca?


(nell'immagine: Grattachecca)
(Come, non si parlava di questo Grattachecca?
Eppure ero convinto di saperla!)
(Ad ogni modo questo è Fichetto, non Grattachecca)


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"Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la "grattachecca di Sora Maria", molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato...".

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Forse avranno pensato che un malato, sul punto di morire, può col suo ultimo filo di voce pronunciare debolmente: "Dottore, la prego, mi porti una grattachecca secondo la tradizione". Non si può disattendere un ultimo desiderio. Da oggi se vuoi fare il medico dovrai sapere almeno qual è il gusto tipico della "notissima" grattachecca del chiosco di Sora Maria. Sembra uno scherzo, sembra il solito diserbante irriverente, ma è una faccenda seria. E' una delle 80 domande che componevano il test di ingresso al corso di laurea in professioni sanitaria della Sapienza di Roma. Immaginate le loro facce. Un'intera estate a studiare per prepararsi al meglio, per non sbagliare nulla, per superare quel maledetto test; ogni giorno con il giornale in mano per avere uno sguardo sul mondo e una preparazione di cultura generale; e invece, tutto quello che bisognava fare era prendersi una grattachecca al chiosco di Sora Maria ("dottore, la prego..." - " Ma non so i gusti!!"). Incredibile, questo paese non perde l'occasione per screditarsi. Non eravamo già ridicoli abbastanza? Perché non chiedere anche chi ha vinto X-Factor o il Grande Fratello? Perché non chiedere quanto costa un ombrellone a Ostia o chi ha tirato il rigore decisivo ai mondiali... che anno era? Certe cose bisogna saperle, altrimenti come fai a svolgere certi mestieri! Sapienza, sapienza.. che pazienza!! Quando un'amica due anni fa mi disse di voler venire a Roma per fare il biennio specialistico alla Sapienza io le risposi: "Sei proprio sicura? Non sai a cosa vai incontro: è una giunglia disorganizzata, i professori non ti si filano, i siti internet sono aggiornati poco e male. Di prestigioso ormai ha solo il nome". Forse a quel tempo si salvavano almeno i test d'ingresso; ora neanche più quelli.
Tra i ragazzi c'è indignazione, soprattutto tra coloro che venivano da fuori, chiaramente penalizzati dalla propria provenienza. Gli stessi ragazzi romani però se la sono presa: non è detto che tutti i romani debbano conoscerla. Ed ora? A parte la credibilità perduta, cosa dire a quei ragazzi che non passeranno il test per un soffio? L'Udu (Unione degli Universitari) ha già fatto sapere che farà ricorso contro il test "farlocco", mentre Michele Bonetti - avvocato che da anni segue cause contro il numero chiuso - si dice pronto ad arrivare fino alla magistratura penale. Non hanno tutti i torti; anzi, hanno tutte le ragioni.



venerdì 2 settembre 2011

L'ultimo sconto

E' è entrata in vigore ieri la nuova disciplina del prezzo del libro. Da ieri le librerie non potranno più praticare sconti superiori al 15%; solo gli editori potranno proporre sconti fino al 25%, ma per periodi non superiori al mese e non nel periodo di dicembre. L'era degli sconti sui libri è finito. Quegli sconti Feltrinelli al 30%, quegli sconti Amazon al 40%. Proprio Amazon sembra essere la causa prima - non dichiarata esplicitamente - della nuova disciplina. Quei pochi lettori italiani ora dovranno leggere un libro in meno. Se il mio budget è dato, io compro meno. Da ieri dunque, girando sulle librerie online tutti i libri sono scontati al 15%. Hanno vinto? No. Perché Amazon sconta tutti quei libri che gli altri non scontano. Amazon è ancora padrona degli sconti. Certo, il 15% non è il 40%, ma è pur sempre qualcosa. Intanto sono corso ai ripari facendo un acquisto prima dell'entrata in vigore per me, conoscente, parenti. Ecco qua il mio ordine Amazon di agosto:

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Un ordine da 173€ che mi è costato soltanto 104€. Con l'attuale legge la mia spesa sarebbe stata di 147€, ben 43€ in più. No, non sarebbe stato così. Primo perché non avrei fatto scorte, secondo perché a parità di budget che decido di spendere acquisto meno libri. Dunque avrei tolto qualcosa dal carrello. Intanto su Amazon - il mostro! - è attiva la sezione Marketplace, una zona sulla quale le piccole librerie possono mettere in vendita i propri libri sfruttando così la grande visibilità di Amazon. Amazon dunque lungi dall'essere il colosso che distrugge l'editoria e il piccolo libraio, diviene così un'opportunità per questi ultimi di salvare la pelle. Chi è il mostro, Amazon o certi onorevoli?

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LINK DEL GIORNO
da raddoppiamentofonosintattito.wordpress.com